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I comportamenti invalidanti nelle relazioni tossiche
relazione tossica

Comprendere il Concetto di Relazione Tossica

Una relazione è un rapporto continuativo e stabile tra due persone, che può riguardare diversi aspetti affettivi, familiari, amicali o lavorativi. In tali relazioni, si possono osservare vari tipi di funzionamento che in generale ci si aspetta porti a soddisfazione e benessere per le persone coinvolte. Tuttavia, talvolta questo funzionamento, per quanto atteso, non risulta ottimale se non in certi casi determinare il contrario di quanto si possa auspicare dall’impegno messo in un rapporto, ovvero disagio e sofferenza.

Una relazione è quindi disfunzionale quando anziché condurre a condizioni di benessere per entrambi diviene motivo di insoddisfazione e sofferenza, ed in certi casi è uno dei due partner a farne le spese. Troviamo queste situazioni quando un partner giunge a perpetuare nel tempo comportamenti antagonisti, ovvero modi di agire tendenti a trarre vantaggio dalle interazioni interpersonali a danno dell’altro. È proprio in questi casi che possiamo definire tali rapporti come “relazioni tossiche”.

Una relazione viene considerata tossica in quanto nociva e dannosa per la persona che ne è vittima. La persona tossica, quindi, è definita tale poiché rappresenta una fonte di disagio e prevaricazione. Come afferma Lillian Glass, essa è quella persona che non sostiene l’altro, non desidera la sua affermazione e, anzi, ostacola i suoi sforzi per “condurre una vita felice e produttiva”.

Configurazioni delle Relazioni tossiche

Nei rapporti interpersonali disfunzionali, si possono osservare molte configurazioni caratterizzate dalle diverse personalità dei partecipanti. Sebbene possa essere utile delineare un profilo personologico dell’antagonista, che frequentemente presenta caratteristiche della personalità narcisista, è essenziale, prima di tutto, riconoscere i campanelli d’allarme relativi ai comportamenti disfunzionali. Quando una persona abusata richiede supporto psicologico, è cruciale preoccuparsi della propria salute e tutelare la qualità della vita. Tra le decisioni più importanti, vi è quella di distaccarsi definitivamente dalla relazione.

La Confusione dell’Abusato

Spesso, chi si rivolge a un professionista si sente confuso e non riesce a chiarire ciò che sta accadendo, poiché le dinamiche di abuso possono essere complesse e intricate. Pertanto, è fondamentale offrire un sostegno attraverso un processo di psicoeducazione. Questo processo aiuta a chiarire le dinamiche comuni negli ambienti relazionali caratterizzati dall’abuso.

Comportamenti Invalidanti

Un aspetto significativo da considerare sono i comportamenti invalidanti, che sono diretti a delegittimare i bisogni di espressione e affermazione personale dell’altro. La persona che tende a invalidare attua modalità che squalificano e sminuiscono, privando l’altro della forza espressiva e facendolo sentire meno importante.

Ad esempio, il termine gaslighting, che sarà trattato in un altro articolo, si riferisce a una forma di manipolazione della realtà, ma non è l’unica manifestazione di invalidazione. La dott.ssa Ramani Durvasula ha identificato tre specifiche modalità di invalidazione: disprezzo, invalidazione vera e propria, e minimizzazione.

  1. Disprezzo: Questo atteggiamento si manifesta attraverso una squalifica personale, facendo sentire l’altro di scarso valore. Le comunicazioni, sia verbali che non verbali, possono esprimere disprezzo, attraverso critiche a vari livelli, come pratiche, intellettive, sociali o estetiche.
  2. Invalidazione Vera e Propria: Questa modalità comporta una ridotta considerazione dei successi, delle competenze e degli interessi personali. Ad esempio, la mancata sollecitazione rispetto a progetti significativi o il disinteresse verso i progressi di carriera rappresentano chiari segnali di invalidazione.
  3. Minimizzazione: In questo caso, ogni tentativo di cercare supporto o ascolto viene liquidato come eccessivo e non meritevole di attenzione. Frasi come “non farne un dramma” o “stai sempre a lamentarti” possono invalidare i sentimenti dell’altro, facendo provare vergogna e allontanando ulteriormente il bisogno di condividere emozioni negative.

Conclusioni

In conclusione, riconoscere e affrontare i comportamenti tossici e invalidanti è fondamentale per la salute mentale e il benessere di chi vive in una relazione tossica. Il sostegno di un professionista può aiutare a chiarire le dinamiche di tali rapporti e a facilitare il distacco da situazioni disfunzionali.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

DURVARSULA R. (2024). It’s Not You: How to Identify and Heal from NARCISSISTIC People. New York: Penguin Random House LLC

DURVARSULA R. (2019). Don’t you know who I am. How to stay sane in an Era of Narcissism. New York: Post-Hill Press

GLASS L. (1995). Toxic People: 10 Ways of Dealing With People Who Make Your Life Miserable. New York: Simon & Schuster

LINGIARDI V. (2021). Arcipelago N. Variazioni sul narcisismo. Torino: Einaudi.

SEMI A.A. (2007). Il narcisismo. Bologna: Il Mulimo.

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